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Ma cosa succede davvero durante una seduta di VGT?

Ma cosa succede davvero nel “paziente gamer” durante una seduta di Video Game Therapy?


L' approccio di Video Game Therapy incoraggia la persona a praticare la disinibizione, ad essere più aperta ai feedback critici e ad essere più emotivamente libera ed espressiva. Tale training enfatizza abilità che sfruttano il sistema dei neuroni specchio e le tendenze naturali a micro-imitare le situazioni direttamente vissute ed affrontate nella sessione videoludica, al fine di migliorare l'espressione regolata e funzionante delle emozioni e la connessione sociale (social connectedness).

La VGT rappresenta un'ottima dimensione "metafisica", ove cimentarsi, all'interno di un flusso immersivo determinato dall’espereinza del Flow, in nuova esperienza di sicurezza sociale e personale e per modellare stili espressivi più efficaci, soprattutto anche grazie alle abilità che le stesse persone utilizzano in maniera diretta, esperienziale ed autentica attraverso il gioco. A differenza dell'insegnamento direttivo, nell'apprendimento esperienziale, come quello che si attua nei training VGT, le persone fanno un'esperienza concreta, si impegnano in un'osservazione riflessiva, la collegano alla concettualizzazione in modo da renderla pertinente ed applicabile alla propria vita reale, sperimentano direttamente ciò che hanno imparato. Si tratta quindi di un processo continuo di scoperta ed esplorazione che prende vita all'interno della fase di gioco, attraverso l'accesso ad uno stato di flow. La rielaborazione, la trasformazione ed il cambiamento personale non partono da concetti trasmessi da altri ma nascono attraverso la valutazione dell'esperienza personale vissuta nel gioco, che fornisce il materiale di apprendimento più importante e prezioso per l'individuo, un materiale denso di esperienze cognitive emotive e sensoriali. In un contesto di apprendimento esperienziale, quale la VGT, la persona mette in gioco i propri schemi mentali e comportamentali consolidati a favore di nuove strategie di risposta che andranno poi consolidate nel tempo. Il professionista che accompagna la persona, la aiuta a condividere la propria esperienza in forma di dialogo creando un ambiente collaborativo ed offrendo spunti per una visione da più angolazioni dell'esperienza vissuta verso l'utilizzo di un pensiero divergente, più aperto, più fluido, più flessibile. Il training VGT incoraggia le persone nel loro percorso e contemporanea mente la lascia libere di esprimere sé stesse e le proprie emozioni, di porsi domande sulla propria esperienza e su quella altrui acquisendo consapevolezza dell'agire, stimola la riflessione dei partecipanti attraverso diverse modalità dedicando tempo all' osservazione dell'esperienza vissuta e rielaborandola attraverso il dialogo. Spesso l’esperienza persistente di compromissione nell'elaborazione e nella gestione delle emozioni nella vita di tutti i giorni, non consente lo sviluppo nel soggetto di strategie di coping adeguate volte a fronteggiare ed autoregolare situazioni emotivamente cariche (sia in positivo che in negativo), traducendosi spesso in comportamenti compensatori disadattivi in ipo o iper arousal (evitamento, agiti violenti, rabbia, autolesionismo, alessitimia, blocco emotivo isolamento....) ossia al di fuori della "finestra di tolleranza". Nella strutturazione flessibile e dinamica del training di Video Game Therapy emerge quanto sia fondamentale che l'intervento non si focalizzi principalmente ed unicamente sul disturbo, sulla problematica portata dal soggetto quanto sullo sviluppo consapevole ed esperienziale attivo di competenze e strategie quali l'identificazione, la disidentificazione o l'agency. Tali modalità si rivelano atte a portare il soggetto, protagonista diretto del processo, ad un’auto-ristrutturazione funzionale nell' affrontare ed esprimere le proprie emozioni in maniera libera, aperta e condivisa (non giudicante) così da dare voce indirettamente al proprio "disagio personale".

All'interno del training VGT il soggetto quindi valuta i feedback ricevuti nel flusso della dinamica videoludica in modo da verificare se le strategie di coping da lui utilizzate sono adeguate o meno (processo di "reappraisal”, Lazarus, 1991) per poi riportarle e riproporle anche nella vita reale. All'interno del training in VGT imparare a identificare e descrivere le proprie emozioni attraverso lo sviluppo di “radical openness skills” porta, nell'esperienza videoludica, non solo a migliorare la capacità di regolazione delle stesse ma anche ad implementare la propensione delle persone a costruire relazioni stabili e funzionali favorendo la connessione sociale. L'apprendimento è un'esperienza sociale in quanto si può apprendere in ogni situazione, anche virtuale e videoludica ed il gioco ed il videogioco ne solo valida testimonianza.



Il sistema calmante appagante e la sua attivazione attraverso la VGT

Il sistema calmante appagante metaforicamente può essere visto come un semaforo verde. Esso predispone per noi il nostro "posto sicuro"; posto in cui non ci sentiamo minacciati e le nostre risorse interiori sono così riconosciute e valorizzate che riusciamo a cavarcela senza troppa fatica, troviamo un senso di appagamento, di pienezza. Siamo tranquilli, calmi, soddisfatti ed in pace.

Il luogo sicuro è per noi come un'avventura vissuta in una seduta di video game therapy dove, ogni oggetto ogni angolo ogni emozione ed ogni esperienza possono essere esplorati in spirito di gentilezza, fiducia, calore, di sicurezza e di curiosità. Non esiste la paura dell'insuccesso, del ridicolo o della perdita, se ci sentiamo al sicuro siamo abbastanza fiduciosi da guardare oltre alle esigenze immediate e cominciamo a guardare e osservare quello che c'è fuori con maggiore curiosità, scrutiamo il mondo la ricerca di idee originali intrecciamo fili per far emergere trame nascoste e portare alla luce concetti nuovi e favoriscano il pensiero divergente. È il luogo in cui regnano il calore l'accettazione ed il non giudizio. Esso rappresenta L'Arena delle nostre possibilità. L'esperienza videoludica incoraggia l'attivazione del sistema calmante appagante che, quando è attivo ci permette di stabilire una più profonda armoniosa connessione con chi ci sta intorno. Riusciamo a essere più gentili e meno giudicanti con noi stessi e con gli altri. Questo rinforza legami che ci incoraggiano a cooperare anziché competere. Nella seduta di VGT il caloroso senso di pace ed il senso di appagamento percepito grazie all'esperienza di flow a lungo andare si rivela immensamente utile perché intimamente legato all'intelligenza emotiva alla creatività e alle altre importantissime abilità per la vita di tutti i giorno, le Soft Skills.

Il processo di apprendimento esperienziale, come quello attuato all'interno dei trainig VGT, ha maggiore impatto rispetto all'apprendimento concettuale in quanto, l'informazione non viene elaborata solo a livello cognitivo ma, sperimentata direttamente dai sensi e da tutto il sistema mente - corpo. L'intuizione ed il cambiamento nascono successivamente e direttamente dall'osservazione riflessiva di tale esperienza e, non quindi attraverso la passiva acquisizione di nozioni, concetti o relazioni dispensate da altri ma, si tratta di un modello basato sull'esperienza diretta che si realizza attraverso l'azione e la sperimentazione in prima persona dove, il soggetto è attivo protagonista e mette in campo le proprie risorse per l' elaborazione e la riorganizzazione di idee, comportamenti, concetti, modi di essere...ossia del proprio stile di vita.

L'apprendimento esperienziale permette alla persona di affrontare situazioni di incertezza, di difficoltà, di imprevedibilità sviluppando nuovi comportamenti, migliorando la gestione della propria emotività nei momenti di maggiore stress. Consente inoltre alla persona di sviluppare l'auto-consapevolezza grazie all'auto-osservazione e all'etero-osservazione che si sviluppano nelle dinamiche del gioco, riconoscendo i comportamenti limitanti e valorizzando quelli costruttivi. Sviluppa inoltre nuove capacità di problem solving, decision making nonché di regolazione emotiva e auto-consapevolezza.

In un contesto di apprendimento esperienziale, quale la VGT, la persona mette in gioco i propri schemi mentali e comportamentali consolidati a favore di nuove strategie di risposta che andranno poi consolidate nel tempo. Il professionista che accompagna la persona, la aiuta a condividere la propria esperienza in forma di dialogo creando un ambiente collaborativo e, offrendo spunti per una visione da più angolazioni dell'esperienza vissuta verso l'utilizzo di un pensiero divergente, più aperto, più fluido, più flessibile. Il training VGT incoraggia le persone nel loro percorso e contemporanea mente la lascia libere di esprimere sé stesse e le proprie emozion, di porsi domande sulla propria esperienza e su quella altrui acquisendo consapevolezza dell'agire, stimola la riflessione dei partecipanti attraverso diverse modalità (dialogo, inquiry...) dedicando tempo all' osservazione dell'esperienza vissuta e rielaborandola attraverso il dialogo.

Imparare è un apprendimento che non finisce mai, dura tutta la vita, il nostro apprendimento non è mai completo, imparare è una spirale che non è mai conclusa. A differenza dell'insegnamento direttivo, nell'apprendimento esperienziale, come quello che si attua nei training VGT, le persone fanno un'esperienza concreta, si impegnano in un'osservazione riflessiva, la collegano alla concettualizzazione in modo da renderla pertinente ed applicabile alla propria vita reale, sperimentano direttamente ciò che hanno imparato. Si tratta quindi di un processo continuo di scoperta ed esplorazione che prende vita all'interno della fase di gioco, attraverso l'accesso ad uno stato di flow. La rielaborazione, la trasformazione ed il cambiamento personale non partono da concetti trasmessi da altri ma nascono attraverso la valutazione dell'esperienza personale vissuta nel gioco, che fornisce il materiale di apprendimento più importante e prezioso per l'individuo, un materiale denso di esperienze cognitive emotive e sensoriali. L'apprendimento è un'esperienza sociale in quanto si può apprendere in ogni situazione, il gioco ed il videogioco ne solo valida testimonianza.





che cos’è la video game therapy?

La V. G. T. - Video Game Therapy® è un'approccio psicologico integrato, che permette di intraprendere un lavoro di contenimento emotivo e di autoregolazione cognitiva, ricorrendo al videogioco commerciale per instaurare uno stato di equilibrio mentale e di benessere nel paziente/gamer, così da favorire l'insight e portarlo a riflettere su alcuni aspetti salienti del proprio carattere e del proprio stile di vita, sulle proprie emozioni e pensieri legati a determinati episodi di vita, che rivivono nel setting di gioco. Questo strumento è particolarmente versatile, in quanto idoneo ad essere utilizzato con pazienti di un ampio spettro d’età, non solo bambini o ragazzi, ma anche giovani adulti ed adulti, ed utilizza alcune tecniche e modelli psicologici già validati, utilizzati in psicologia dinamica.

I videogiochi offrono la possibilità di interagire in uno scenario immaginario, concretizzato visivamente grazie al supporto video-digitale. In tale scenario, il paziente può esprimere gli aspetti salienti di sé in assoluta libertà e con meno difese rispetto al ricorso esclusivo al dialogo, grazie alle proprietà immersive del videogioco che rendono l’esperienza ludica particolarmente spontanea e grazie all’attivazione dell’esperienza di FLOW, nel quale i due emisferi sono in equilibrio rispetto alle sfide ed agli obiettivi che il gioco richiede ed interagiscono tra loro in modo equilibrato. L’approccio della Video Game Therapy® è nato nel 2019, da un’idea del Dott. Francesco Bocci, riprendendo dalla letteratura americana della dalla Geek Therapy di Anthony Bean, del 2018 oltre che dallo psicodramma classico e dalla letteratura sullo storytelling, in un periodo in cui il videogioco faceva fatica ancora ad essere riconosciuto come uno strumento potenzialmente terapeutico da utilizzare in ambito clinico. All’interno dell’approccio della VGT® vengono integrate varie tecniche psicologiche quali:

👉 Ascolto attivo
👉 Libere Associazioni
👉 Immaginazione attiva
👉 Esposizione allo stimolo
👉 Catarsi
👉 Desensibilizzazione rispetto ad un ricordo/evento traumatico
👉 Storytelling
👉 Skill Training e Meta Cognizione
👉 Internal Family System®

Attualmente la VGT (Video Game Therapy®) vuole portare a termine i seguenti obiettivi terapeutici:

👉 promozione della sperimentazione emotiva con l'altro (terapeuta), favorire processi empatici e di mentalizzazione;
👉 promozione dell'alfabetizzazione emotiva;
👉 favorire la consapevolezza dell’emozione primaria della “scoperta”;
👉 desensibilizzazione e compensazione rispetto ad una cognizione persistente di inferiorità;
👉 promozione del sentimento sociale: il gioco diventa cooperazione reciproca e condivisione di dinamiche interne;
👉 favorire la consapevolezza di un proprio ruolo in un dato momento di vita, grazie alla correlazione tra lo stile di vita reale del giocatore con l’avatar del protagonista o di un personaggio del videogioco all’interno di una storia narrata virtualmente;
👉 favorire lo skill training rispetto a determinate skill deficitarie nel soggetto;
👉 attivazione di un’esperienza immersiva e trasformativa attraverso lo stato di FLOW;
👉 favorire processi di insight, l’autoregolazione e l’autoriflessività;
👉 favorire il sé creativo e la narrazione di Sé.

E’ di fondamentale importanza che il focus del percorso non sia tanto legato al contenuto o al mezzo utilizzato (nel nostro caso il videogioco), ma soprattutto al "come", al "modo" in cui il terapeuta o caregiver lo propone e lo agisce in seduta.
Il gaming (ed il digitale in genere) riattiva dinamiche "proiettive" e "difese primordiali" in un ambiente "protetto" e "regolato". Il "fare" "giocando" nella relazione permette così al terapeuta ed al paziente gamer, alla diade terapeutica, di "immaginare", di "essere e rimanere fluido" nella relazione, di far rivivere proiezioni ed identificazioni, come anche vissuti emotivi, traumi passati, ricordi d'infanzia, senza rimanere incastrati in essi, ma dandone un significato adattivo e creativo.



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